Dal punto di vista giuridico, l’Antartide è una parte del pianeta non assoggettata alla sovranità di alcuno Stato. Esistono delle rivendicazioni territoriali, che però sono state sospese con l’entrata in vigore del trattato Antartico.

Il trattato Antartico, firmato a Washington il 1° dicembre 1959 fra 12 dei Paesi partecipanti all’Anno Geofisico Internazionale (1957-58), regola la presenza sul continente dei Paesi interessati, ponendo i principi guida per la gestione delle attività sul continente. L’Italia ha aderito il 18 marzo del 1981.

Lo spirito del trattato è quello di favorire gli usi pacifici del continente e di assicurare, nell’interesse dell’umanità, la conservazione della flora, della fauna e dell’ambiente naturale.

Punti salienti del Trattato sono:

  • • la sospensione delle rivendicazioni territoriali
  • • L’interdizione di ogni attività a carattere militare e il divieto di esperimenti nucleari e dello smaltimento dei rifiuti nucleari,
  • • la libertà di ricerca scientifica
  • • la cooperazione internazionale nelle attività scientifiche, con scambi di informazioni e di personale.

 

Il testo del Trattato, insieme alle raccomandazioni messe a punto nelle successive riunioni periodiche e insieme agli accordi che lo affiancano, prende il nome di Sistema del Trattato Antartico. Il suo annesso più importante è il Protocollo sulla protezione ambientale, detto Protocollo di Madrid firmato nel 1991. Esso definisce l’Antartide riserva naturale dedicata alla pace e alla scienza e stabilisce i principi applicabili alle attività umane in Antartide contestualmente proibendo qualsiasi attività relativa allo sfruttamento delle risorse minerarie, ad eccezione delle attività scientifiche.

Esso comprende 6 annessi:

  • • Valutazione dell’impatto ambientale;
  • • Conservazione della fauna e della flora Antartica;
  • • Deposito e gestione dei rifiuti;
  • • Prevenzione dell’inquinamento marino;
  • • Gestione delle Aree protette.
  • • La responsabilità per danni ambientali.

 

Il Protocollo istituisce, come unico organo permanente, un Comitato per la Protezione Ambientale, con funzioni consultive, che non altera il meccanismo di controllo e decisionale già esistente.

Ad oggi aderiscono al trattato 52 Paesi, così suddivisi:

27 Parti Consultive, aventi diritto di voto, potere decisionale vincolante all’unanimità e controllo sull’osservanza del Trattato. Tale status è aperto a tutte le Parti che svolgano concrete attività di ricerca in Antartide (vedi tavola).

25 Parti Contraenti, costituite da quei Paesi che non svolgono alcuna attività in Antartide, non avendo quindi acquisito i diritti di cui sopra.

Ulteriori convenzioni attive in ambito antartico sono:

  • • la Convenzione per la Conservazione delle Foche Antartiche (CCAS, 1978),
  • • la Convenzione per la Conservazione delle Risorse Viventi dei Mari Antartici (CCAMLR, 1980).

 

Sul sito del Trattato Antartico si possono trovare tutte le informazioni