Iniziata la costruzione nel 1998 e terminata nel 2004, la stazione Concordia è aperta ininterrottamente dal 2005.
La stazione Concordia, realizzata a seguito di un accordo di cooperazione tra IPEV e PNRA, è una delle tre stazioni permanenti oggi operanti nell’Antartide continentale ed è situata sul plateau antartico, a 3.233 m di altitudine, nel sito denominato Dome C (75°06’ Sud e 123°21’ Est). La costruzione iniziata nel 1998 terminò nel 2004 e dal 2005 la stazione è aperta ininterrottamente. Il fuso orario adottato è di +6 ore GMT. La stazione è nella pratica equidistante (circa 1200 km) dalle stazioni costiere italiana e francese. La gestione congiunta si basa su un accordo intergovernativo per la cooperazione scientifica in Antartide, firmato dal governo italiano e dal governo francese, rinnovato nel marzo 2017. In sostegno ed attuazione di questo accordo tra paesi, un accordo specifico tra il PNRA e l’Istituto polare francese(IPEV) fissa regole e compiti per la gestione della stazione e delle attività scientifiche.
I rifornimenti di materiali pesanti via terra avvengono mediante convogli di mezzi cingolati (dette traverse) che vengono organizzate sotto principale responsabilità dell’IPEV e partono dalla stazione di Dumont D'Urville (DDU), mentre il trasporto di personale e carichi leggeri via aerea viene realizzato attraverso velivoli bimotori sotto la gestione del PNRA.
La stazione Concordia offre l'opportunità di studiare “la scienza ai confini del mondo”. L'altopiano antartico si distingue dalle altre regioni del continente per la sua elevata altitudine, l'assenza di sorgenti locali, l'omogeneità della superficie e le temperature da record. È il più grande dissipatore di calore della Terra e il più grande serbatoio continentale di ghiaccio (pari a circa 60 m di innalzamento del livello del mare). Nonostante questo ambiente eccezionale, solo tre stazioni hanno operato tutto l'anno su quest'area molto vasta (più di 10 milioni di km2) per più di 15 anni, e Concordia è una di queste. Le scienze della vita e dell'atmosfera, l'astronomia e l'astrofisica, la glaciologia e il paleoclima, la meteorologia spaziale e la ionosfera, il campo magnetico e gli studi sulla Terra solida attraverso le osservazioni sismometriche sono le aree di ricerca scientifica che possono trarre vantaggio dall'unicità dell'altopiano antartico e della stazione Concordia per migliorare le nostre conoscenze sul sistema climatico e sui cambiamenti climatici. Oltre ad aiutarci a conoscere meglio il nostro pianeta e il suo futuro, la stazione di ricerca Concordia è un banco di prova unico per esperimenti che contribuiranno all'esplorazione umana dello spazio e alla ricerca astrobiologica, intimamente legata al progresso della biomedicina.
PRINCIPALI FUNZIONI LOGISTICHE DI CONCORDIA
- ricovero per il personale (12-16 invernanti – 65 estivi)
- supporto logistico e punto di ricovero per attività scientifiche pianificate sul Plateau East Antartico (campi remoti, traverse scientifiche per studi glaciologici e paleoclimatici, campagne aeree italiane e di altri paesi)
- supporto per le attività di ricerca a Dome C con laboratori e strumentazione
- sostegno al collegamento di Mario Zucchelli con la costa Pacifica (Casey, DDU)
DATI TECNICI
Concordia si compone di una stazione invernale che è costituita da 2 cilindri collegati tra di loro e con la centrale termica e un campo estivo (che funge anche da campo di emergenza per il periodo invernale). Ogni cilindro della stazione invernale ha un diametro di 18,5m e altezza di 11m, e si sviluppa su 3 piani, per un totale 250m2 di superficie utile. L’altezza totale dal suolo, o meglio dal ghiaccio, supera i 14m, poiché ogni struttura poggia su 6 grandi piedi di ferro regolabili per compensare le variazioni nello spessore del ghiaccio. I due cilindri sono compartimentati in modo che gli spazi per lavoro tecnico, ricreazione e mensa/svago (attività rumorose) sono localizzate in uno dei due cilindri, mentre laboratori, alloggi, ospedale e spazi per attività poco rumorose sono localizzate nella seconda torre cilindrica.
La Stazione invernale può ospitare fino a 16 persone nella stagione invernale e 34 nella stagione estiva. La differenza deriva dal fatto che le 16 stanze disponibili sono occupate singolarmente d’inverno e in condivisione d’estate.
Accanto alla stazione è presente un campo solo estivo, realizzato con prefabbricati funzionali, container e tende, per ospitare i tecnici e i ricercatori durante la stagione estiva. L’area totale del campo estivo è di 1500m2. Esso può fornire l’alloggio e ambienti di lavoro fino a circa 50 persone.
L’energia elettrica consumata presso la Stazione Concordia è prodotta da due generatori diesel da 174kW ciascuno. L’acqua è ottenuta mediante fusione della neve. Le comunicazioni avvengono per mezzo di terminali satellitari.
IMPIANTI TECNICI
- 1 centrale di produzione e distribuzione di energia elettrica
- 1 impianto di cogenerazione per il recupero e la distribuzione dell’energia termica prodotta dalla centrale elettrica
- antenna per comunicazione satellitare
- impianto per generazione acqua da fusione della neve
- officina meccanica ed elettrotecnica
- falegnameria