Osservatorio lidar a Dome C

Acronimo
OSS-12
Codice
PNRA14_00127
Area di ricerca
Atmospheric sciences
Tematica specifica di ricerca
Clima, buco dell'ozone, trasferimento radiativo
Regione di interesse
Dome C
Sito web progetto
https://www.isac.cnr.it/projects/lidar-observatory-dome-c
PI
Marcel Snels
Istituzione PI
Istituto di Scienze del Clima e dell'Atmosfera (ISAC-CNR)
Sito web istituzionale
https://www.isac.cnr.it
Altre Istituzioni e soggetti coinvolti
Consistenza del team ricerca
Stato progetto
In corso
Stazioni principali usate
Concordia
Il progetto

L'osservatorio lidar è attivo a Concordia dal 2014, in precedenza il gruppo lidar dell'ISAC ha gestito lidar atmosferici nella base Americana a McMurdo, dal 1991 al 2010. Lo scopo principale dell'osservatorio lidar è lo studio delle nubi stratosferiche polari (PSC = Polar Stratospheric Clouds) e in secondo luogo le nubi troposferiche. Le prime si osservano durante la stagione invernale (giugno-settembre) a quote tra 12 e 26 km, tipicamente, mentre le nubi troposferiche, principalmente cirri, si possono osservano tutto l'anno a quote inferiori a 14 km. 

E' tuttora un oggetto di studio l'interazione tra i cirri e le nubi stratosferiche polari. Per quanto riguarda le PSC, il lidar può fornire informazione sulle quote dove si osservano e sulle loro composizione chimica e lo stato fisico (liquido o solido). Le PSC giocano un ruolo importante nel processo della distruzione dell'ozono in stratosfera, in quanto forniscono una superficie dove avvengono le reazioni chimiche che coinvolgono l'ozono. In secondo luogo le PSC sono responsabili per la deidratazione e la denitrificazione della stratosfera.  

I principali risultati raggiunti riguardano l'acquisizione di dati unici su una larga scala temporale, importanti per gli studi climatici, la dimostrazione che i dati registrati a Concordia sono rappresentativi per una larga area sul plateau Antartica e la validazione di dati satellitari. 

Immagini
  • Motivazione, importanza della ricerca

    L'osservatorio lidar consiste di un laser con emissione nello spettro visibile (532 nm) e nell'infrarosso (1064 nm), e due telescopio per la ricezione della luce riflessa dall'aria e dalle nubi. Nelle condizioni ottimali, il lidar può raggiungere una quota di 60 km. La luce emessa dal lidar è polarizzata linearmente, mentre i ricevitori sono in grado di registrare la polarizzazione della luce riflessa (rispetto a quella inviata) permettendo di individuare lo stato fisico delle particelle nelle varie nubi. Inoltre, le PSC possono essere classificate secondo le particelle condensate (aerosol) che le compongono, sulla base dei segnali ottici registrati dai ricevitori. Queste misure sono importanti per dare un input specifico ai modelli GCM (Global Circulation Model)

     

     

     e il segnale riflessa dall'atmosfera può essere utilizzata per ottenere un profilo di temperatura. Nota bene che la misura di temperatura 

    Obiettivi della proposta
    Attività svolta e risultati raggiunti
    Prodotti