Il programma governativo ha portato a termine, tra il 1985 e il 2020, 39 campagne scientifico/logistiche nazionali (una ogni anno, chiamate Spedizioni) realizzando negli anni due basi permanenti in Antartide - una interamente italiana e l’altra in collaborazione con la Francia – e sviluppando attività scientifiche e tecnologiche di rilievo nazionale e internazionale. Le rotte seguite dalle Spedizioni per giungere dal continente (Nuova Zelanda) alle basi antartiche italiane e poi per collegare queste tra loro e con le basi straniere limitrofe sono molteplici, via mare, via aria e via ghiaccio.
A seguire vengono riportati alcuni tratti caratteristici delle spedizioni passate e di quella attuale, soffermandosi sugli aspetti organizzativi e scientifici più importanti. I report di campagna offrono informazioni dettagliate sui progetti e le caratteristiche delle spedizioni antartiche.
Spedizione Attuale
È in corso la 40° spedizione di ricerca italiana in Antartide. La Campagna estiva 2024-25 durerà 4 mesi e vedrà sul campo la partecipazione di tecnici e ricercatori, impegnati in differenti progetti di ricerca focalizzati principalmente su scienze dell’atmosfera, geologia, paleoclima, biologia, oceanografia e astronomia. Le attività di ricerca saranno condotte presso le stazioni “Mario Zucchelli” e “Concordia”, sulla nave italiana per la ricerca oceanografica “Laura Bassi” e presso alcune basi straniere.
Per essere informato su tutte le attività che si sono svolte e che si stanno ancora svolgendo in questa Spedizione, collegati con la pagina www.italiantartide.it per vivere in prima persona la Spedizione in Antartide!
Spedizioni passate:
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Durante la XXXIX spedizione scientifica sono proseguite le attività di raccolta dati degli osservatori permanenti, e hanno avuto inizio le attività di nuovi osservatori, sia presso la stazione Zucchelli che a Concordia.
Durante la XXXIX spedizione scientifica sono proseguite le attività di raccolta dati degli osservatori permanenti, e hanno avuto inizio le attività di nuovi osservatori, sia presso la stazione Zucchelli che a Concordia. In generale la campagna ha coinvolto circa 130 tra ricercatori e tecnici, impegnati in 31 progetti di ricerca su scienze dell’atmosfera, geologia, paleoclima, biologia, oceanografia e astronomia, svolti presso le stazioni sulla nave Laura Bassi.
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Nella XXXVIII Durante la campagna oceanografica la nave rompighiaccio italiana Laura Bassi ha conseguito il record mondiale assoluto raggiungendo il punto più a sud mai raggiunto da una nave.
Nella XXXVIII spedizione italiana in Antartide 240 tra tecnici e ricercatori sono stati impegnati in 50 progetti, focalizzati principalmente su scienze dell’atmosfera, geologia, paleoclima, biologia, oceanografia e astronomia. Durante la campagna oceanografica la nave rompighiaccio italiana Laura Bassi ha conseguito il record mondiale assoluto raggiungendo il punto più a sud mai raggiunto da una nave.
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La XXXVII spedizione di ricerca riprende a pieno ritmo le attività scientifiche e logistiche, dopo le limitazioni alla precedente missione imposte dall’emergenza sanitaria.
La XXXVII spedizione di ricerca riprende a pieno ritmo le attività scientifiche e logistiche, dopo le limitazioni alla precedente missione imposte dall’emergenza sanitaria. La Campagna estiva ha visto in campo la partecipazione di 220 tra tecnici e ricercatori, impegnati in oltre 50 progetti di ricerca presso le stazioni Mario Zucchelli e Concordia, sulla nave italiana per la ricerca oceanografica Laura Bassi e presso alcune basi straniere.
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La XXXVI Spedizione, attuata in modalità “emergenziale”, si è svolta in linea con la pianificazione e le attività in area operativa hanno prodotto i risultati attesi.
La XXXVI Spedizione, attuata in modalità “emergenziale”, si è svolta in linea con la pianificazione e le attività in area operativa hanno prodotto i risultati attesi. La logistica ha dato supporto ai 24 progetti di ricerca. Sono stati garantiti efficientemente i trasferimenti aerei. La nave da ricerca Laura Bassi ha effettuato la seconda Campagna oceanografica ed ha trasportato personale, materiali, mezzi e carburante, sia per le nostre basi che per i Programmi antartici internazionali KOPRI (Corea del Sud) e BGR (tedesco).
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Nella XXXV spedizione, dopo 20 anni di assenza, il PNRA è tornato ad avvalersi dei velivoli C 130 J dell’Aeronautica Militare Italiana per i trasferimenti dalla Nuova Zelanda.
Nella XXXV spedizione, dopo 20 anni di assenza, il PNRA è tornato ad avvalersi dei velivoli C 130 J dell’Aeronautica Militare Italiana per i trasferimenti dalla Nuova Zelanda. Grazie a un finanziamento ad hoc del MIUR, l’OGS riesce ad acquisire un rompighiaccio, la Laura Bassi, che viene felicemente operata in Antartide per rifornire la stazione Mario Zucchelli e per condurre una campagna oceanografica nel Mare di Ross. Proseguono intanto i lavori di realizzazione della pista a Boulder play, arrivando a 1700 m di lunghezza.
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Questa Spedizione è caratterizzata da un complesso piano di trasporti aerei in Antartide.
Questa Spedizione è caratterizzata da un complesso piano di trasporti aerei in Antartide, con l’utilizzo di varie tipologie di velivoli, dall’Airbus A319 all’imponente Ilyushin. L’avanzamento poi dei lavori dell’aviosuperficie a Boulder Clay (1350 m) permette il primo test di atterraggio di un aereo, il Basler BT-67, avvenuto con successo.
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Nella XXXIII Spedizione prosegue l’ammodernamento energetico della base Mario Zucchelli, con la realizzazione di un importante impianto fotovoltaico sopra i due hangar della stazione.
Nella XXXIII Spedizione prosegue l’ammodernamento energetico della base Mario Zucchelli, con la realizzazione di un importante impianto fotovoltaico sopra i due hangar della stazione. In questo anno inoltre si lavora all’ambizioso progetto di realizzazione della prima aviosuperficie in ghiaia su morena del continente antartico a Boulder Clay. I lavori proseguono interrottamente H24 per vari mesi, arrivando alla distesa dei primi 1000 m di pista.
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La XXXII Spedizione è stata testimone di numerosi avvenimenti di particolare rilievo:
La XXXII Spedizione è stata testimone di numerosi avvenimenti di particolare rilievo: - viene istituita in Antartide nel Mare di Ross la più vasta area marina protetta al mondo, vasta oltre 1.5 milioni di kmq; - viene rinnovato l’accordo intergovernativo Italia-Francia per la cooperazione scientifica presso la stazione Concordia; - si conclude la gloria avventura con il PNRA e l’Antartide della motonave Italica, che alla fine della Spedizione rientra in Italia per poi essere smantellata sulle coste orientali dell’India.
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Durante la XXXI Spedizione, svoltasi regolarmente, iniziano i lavori di costruzione di due opere tecnologicamente avanzate:
Durante la XXXI Spedizione, svoltasi regolarmente, iniziano i lavori di costruzione di due opere tecnologicamente avanzate: - il nuovo acquario per la conservazione in vita degli esseri viventi prelevati a scopo di studio nel Mare di Ross; - una innovativa centrale eolica, in grado di resistere ai violenti venti catabatici che durante l’inverno si abbattono sulla stazione.
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Nella XXX spedizione le condizioni meteorologiche avverse continuano a segnare l’adattamento delle attività logistiche: MZS viene aperta con sei giorni di ritardo.
Nella XXX spedizione le condizioni meteorologiche avverse continuano a segnare l’adattamento delle attività logistiche: MZS viene aperta con sei giorni di ritardo. Dal punto di vista scientifico a MZS vengono svolte attività per 20 progetti di ricerca, mentre a Concordia si sono avvicendate 122 persone, con punte massime di 76 presenze contemporanee.
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La XXIX spedizione rimane dolorosamente segnata dalla perdita del ricercatore Luigi Michaud. Ha avuto caratteristiche simili alla precedente, con 195 partecipanti, supporto aereo completo e la nave Italica ora dotata di una antenna Vsat
La XXIX spedizione rimane dolorosamente segnata dalla perdita del ricercatore Luigi Michaud. Ha avuto caratteristiche simili alla precedente, con 195 partecipanti, supporto aereo completo e la nave Italica ora dotata di una antenna Vsat. Danni sono stati causati da forti mareggiate con conseguenze sul programma di biologia marina. Intensa cooperazione con i programmi delle altre 5 nazioni operanti in zona.
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La XXVIII spedizione: condizioni meteorologiche particolarmente avverse in Antartide bloccano per giorni i voli di trasferimento verso MZS. Si riesce comunque a portare a termine numerosi progetti.
La XXVIII spedizione: condizioni meteorologiche particolarmente avverse in Antartide bloccano per giorni i voli di trasferimento verso MZS. Si riesce comunque a portare a termine numerosi progetti. Si effettuano i primi rilievi finalizzati alla realizzazione di una pista su terra per aerei di grandi dimensioni. A fine spedizione un fatale incidente aereo coinvolge il bravissimo comandante Bob Heath ed i suoi due esperti colleghi, mentre si dirigevano con un Twin Otter verso MZS.
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La XXVII spedizione. Nuovi ritardi da parte ministeriale portano ad aprire con ritardo MZS. Una stagione invernale particolarmente severa ha causato notevoli danni ad alcune strutture.
La XXVII spedizione. Nuovi ritardi da parte ministeriale portano ad aprire con ritardo MZS. Una stagione invernale particolarmente severa ha causato notevoli danni ad alcune strutture. La spedizione viene comunque portata a termine con la gestione di 186 partecipanti. A Concordia è stata installata una parabola del diametro di 3,8 m che permette la connessione satellitare di 512 kb al secondo.
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Con la XXVI spedizione avviene una svolta particolarmente importante per il PNRA: viene revocata la funzione di attuatore al Consorzio PNRA SCrl, trasferendola con decreto interministeriale al CNR ed all’ENEA.
Con la XXVI spedizione avviene una svolta particolarmente importante per il PNRA: viene revocata la funzione di attuatore al Consorzio PNRA SCrl, trasferendola con decreto interministeriale al CNR ed all’ENEA. Il finanziamento ritorna adeguato allo sviluppo dei programmi. Si fa strada una collaborazione con l’Ente antartico sud-coreano.
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La XXV spedizione viene organizzata in tempi record a causa della ritardata approvazione da parte Miur dei finanziamenti. Si trovano altre soluzioni per ridurre i costi o superare i mancati impegni con i fornitori.
La XXV spedizione viene organizzata in tempi record a causa della ritardata approvazione da parte Miur dei finanziamenti. Si trovano altre soluzioni per ridurre i costi o superare i mancati impegni con i fornitori. Tra questi la condivisione della nave Italica con l’Istituto tedesco di Hannover BGR e il trasporto del cargo grazie al supporto della Royal New Zealand Air Force ed della National Science Foundation (NSF).
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2008, persiste l’incertezza dei finanziamenti, ma la ferma volontà del personale PNRA a svolgere la campagna antartica permette l’apertura di MZS, anche se per soli 53 giorni e per la prima volta si deve rinunciare al supporto della nave.
2008, persiste l’incertezza dei finanziamenti, ma la ferma volontà del personale PNRA a svolgere la campagna antartica permette l’apertura di MZS, anche se per soli 53 giorni e per la prima volta si deve rinunciare al supporto della nave. Si trovano, comunque, soluzioni logistiche alternative. Un ridotto spessore del ghiaccio marino nell’area di MZS induce a cercare siti alternativi per la realizzazione di nuove piste.
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Dal 2007 e per gli anni seguenti il PNRA vive momenti difficili e di incertezza sul proprio futuro, a causa della continua riduzione dei finanziamenti del Miur.
Dal 2007 e per gli anni seguenti il PNRA vive momenti difficili e di incertezza sul proprio futuro, a causa della continua riduzione dei finanziamenti del Miur. Per la XXXIII spedizione, si decide di continuare l'attività scientifica, garantendo la continuità nei progetti di collaborazione internazionale (come ad es. a Talos Dome e a Dome C).
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Nel 2006 (XXII spedizione), nonostante i finanziamenti al PNRA inizino a ridursi, viene realizzata gran parte del programma di ricerca previsto per MZS e Dome C e viene dato il supporto promesso a ricercatori neozelandesi a MZS e presso la stazione tedesca Gondwana.
Nel 2006 (XXII spedizione), nonostante i finanziamenti al PNRA inizino a ridursi, viene realizzata gran parte del programma di ricerca previsto per MZS e Dome C e viene dato il supporto promesso a ricercatori neozelandesi a MZS e presso la stazione tedesca Gondwana. Il secondo “Winterover DC1” a Concordia vede la partecipazione di 3 italiani e, per la prima volta, di una donna.
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XXI spedizione. Importante impegno logistico ENEA a supporto di diverse attività in aree di particolare interesse scientifico: vengono l’allestiti ben 7 campi remoti anche a centinaia di km di distanza da MZS.
XXI spedizione. Importante impegno logistico ENEA a supporto di diverse attività in aree di particolare interesse scientifico: vengono l’allestiti ben 7 campi remoti anche a centinaia di km di distanza da MZS. Il 10 febbraio 2005 ha inizio il primo “Winterover DC0” presso la Stazione Concordia, con 13 partecipanti (11 francesi e 2 italiani), in completo isolamento per 9 mesi e con temperature esterne che raggiungono i -80°C.
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Nel corso della XX spedizione viene ultimata la Stazione Concordia e con l’inverno australe 2005 viene dato inizio all’apertura permanente della base anche durante l’inverno antartico.
Nel corso della XX spedizione viene ultimata la Stazione Concordia e con l’inverno australe 2005 viene dato inizio all’apertura permanente della base anche durante l’inverno antartico. In questa area sul plateau la perforazione di EPICA raggiunge la profondità finale di 3270 m, con un’età del ghiaccio risalente a quasi un milione di anni. La stazione Baia Terra Nova (BTN) viene dedicata a Mario Zucchelli (MZS).
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La XIX spedizione inaugura la nuova gestione del PNRA da parte di un consorzio fra enti di ricerca ma, allo stesso tempo, perde la guida dell’ing. Mario Zucchelli, venuto a mancare nel 2003.
La XIX spedizione inaugura la nuova gestione del PNRA da parte di un consorzio fra enti di ricerca ma, allo stesso tempo, perde la guida dell’ing. Mario Zucchelli, venuto a mancare nel 2003. E’ una spedizione molto impegnativa sul campo, con 308 partecipanti, 9 campi remoti e 2 navi impegnate.
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Nelle spedizioni XVII e XVIII vengono completate la struttura portante e la copertura delle due “torri” che compongono la Stazione Concordia a Dome C, nelle cui vicinanze la trivellazione nel ghiaccio del progetto EPICA raggiunge la profondità di 3201 m.
Nelle spedizioni XVII e XVIII vengono completate la struttura portante e la copertura delle due “torri” che compongono la Stazione Concordia a Dome C, nelle cui vicinanze la trivellazione nel ghiaccio del progetto EPICA raggiunge la profondità di 3201 m. Presso il sito di Talos Dome è in corso la perforazione internazionale TALDICE (Talos Dome Ice Core Project) che permetterà di ricostruire la storia climatico-ambientale degli ultimi 120.000 anno tramite una perforazione in ghiaccio di oltre 1.500 m.
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La XVI spedizione viene ricordata per le basse temperature a BTN (-25 °C) e per problemi meccanici all'aereo C-130 dell'Aeronautica Militare Italiana.
La XVI spedizione viene ricordata per le basse temperature a BTN (-25 °C) e per problemi meccanici all'aereo C-130 dell'Aeronautica Militare Italiana. In questo periodo con la M/N Italica vengono svolte ricerche sulla biologia delle acque superficiali, sulla biochimica dei processi di sedimentazione e sulle correnti oceaniche.
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Nel corso della XV spedizione è stata realizzata la Campagna Antartica denominata APE-GAIA (Airborne Polar Experiment) frutto della collaborazione con i russi Myasishchev Design Bureau (MDB) e Central Aerological Observatory (CAO).
Nel corso della XV spedizione è stata realizzata la Campagna Antartica denominata APE-GAIA (Airborne Polar Experiment) frutto della collaborazione con i russi Myasishchev Design Bureau (MDB) e Central Aerological Observatory (CAO). L'accordo ha consentito di sfruttare le potenzialità dell'aereo stratosferico russo M55-Geophysica come piattaforma scientifica per osservazioni nell'alta troposfera e nella bassa stratosfera delle regioni polari.
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Nella XIII e XIV Spedizione (1997-98-99) viene avviato l'esperimento Balloon Observation Of Millimetric Extragalactic Radiation and Geophysics condotto con un pallone stratosferico che, sorvolando il Polo Sud, raccoglie dati sull'origine dell'universo e sul campo magnetico terrestre.
Nella XIII e XIV Spedizione (1997-98-99) viene avviato l'esperimento BOOMeRanG (Balloon Observation Of Millimetric Extragalactic Radiation and Geophysics) condotto con un pallone stratosferico che, sorvolando il Polo Sud, raccoglie dati sull'origine dell'universo e sul campo magnetico terrestre. L'Italia partecipa con Australia, Germania, Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Olanda e USA, al Cape Roberts Project per la perforazione dei fondali del mare di Ross, con torre di trivellazione posizionata sul ghiaccio galleggiante della banchisa. Prelevate 3 carote per una successione stratigrafica di 1500 metri corrispondente a un intervallo di tempo tra 34 e 17 milioni di anni. I ricercatori e i tecnici del programma ITASE eseguono indagini sul ghiaccio lungo un percorso di 1152 km fra BTN e Dome C.
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Nella XII spedizione sono stati esplorati circa 600 km di calotta polare raggiungendo il sito di Talos Dome, dove è stata effettuata una prima perforazione di 90 m in neve e ghiaccio.
Nella XII spedizione sono stati esplorati circa 600 km di calotta polare raggiungendo il sito di Talos Dome, dove è stata effettuata una prima perforazione di 90 m in neve e ghiaccio. Questa spedizione ha privilegiato le attività relative ad accordi internazionali e le scienze della Terra. Sono proseguiti i lavori a Dome C per la costruzione della Stazione Concordia e per il carotaggio profondo del ghiaccio con il programma EPICA.
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Nel corso dell'undicesima spedizione, oltre alla prosecuzione dei progetti avviati negli anni precedenti sono state condotte ricerche nell'ambito della biologia terrestre, della glaciologia e della climatologia
Nel corso dell'undicesima spedizione, oltre alla prosecuzione dei progetti avviati negli anni precedenti, sono state condotte ricerche nell'ambito della biologia terrestre (programma internazionale BIOTEX), della glaciologia e della climatologia (rilievi preliminari alla trivellazione del ghiaccio a Dome C e programma EUROMET per la raccolta di meteoriti). Accanto ai consueti supporti logistici è stato impiegato, per la prima volta, l'aereo leggero bimotore Twin Otter.
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La decima spedizione (1994-1995) coinvolge il maggior numero di persone (340). Ha una connota- zione prevalentemente oceanografica, con campagne nel Mare di Ross dedicate all'ecologia (ROS- SMIZE - ROSS Marginal Ice Zone Experiment) e al clima.
La decima spedizione (1994-1995) coinvolge il maggior numero di persone (340). Ha una connota- zione prevalentemente oceanografica, con campagne nel Mare di Ross dedicate all'ecologia (ROS- SMIZE - ROSS Marginal Ice Zone Experiment) e al clima. La Nave OGS-Explora conduce campagne di geofisica dalla Penisola Antar- tica alle coste cilene. Importanti collaborazioni internazionali comprendono ricerche sulla colo- nia di pinguini di Edmonson Point e sul paleoclima, con la trivellazione del fondale marino a Cape Roberts .
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La nona spedizione (1993-94) risulta complessa: 225 partecipanti, 3 navi, 4 elicotteri e un aereo a supporto delle numerose attività.
La nona spedizione (1993-94) risulta complessa: 225 partecipanti, 3 navi, 4 elicotteri e un aereo a supporto delle numerose attività. A BTN si realizza il terzo hangar e il nuovo molo di attracco per imbarcazioni minori. Vengono effettuate due «traverse» con mezzi cingolati, una raggiunge il campo del Progetto ITASE e l'altra, dalla base francese Dumont d'Urville, il sito di Dome - C dopo un viaggio di quasi 1200 km. Italia (PNRA) e Francia (IPEV) raggiungono un importante accordo per la realizzazione di una sta- zione cogestita sull'altopiano glaciale a Dome C.
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La settima (1991-92) e l'ottava (1992-93) spedizione vengono portate a termine, nonostante i finanziamenti da parte del MIUR arrivino con notevole ritardo.
La settima (1991-92) e l'ottava (1992-93) spedizione vengono portate a termine, nonostante i finanziamenti da parte del MIUR arrivino con notevole ritardo. Nel 1992 intanto una missione glaciologica italo-francese si è spinta con veicoli cingolati per 350 km sull'altopiano glaciale verso Dome C. Qui inizia l'avventura del progetto EPICA per la raccolta di campioni di ghiaccio antichissimo.
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Sesta spedizione (1990-91), viene attivata l'unità automatica di produzione di energia elettrica autogestita da un computer (PAT) che trasmette in Italia i dati degli osservatori.
Sesta spedizione (1990-91), viene attivata l'unità automatica di produzione di energia elettrica autogestita da un computer (PAT) che trasmette in Italia i dati degli osservatori. Questa spedizione verrà ricordata per il successo delle campagne di geologia marina, di raccolta di meteoriti e di misura dell'accelerazione di gravità locale.
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Nella quinta spedizione un accordo con l'Aeronautica Militare introduce l'uso dell'aereo C-130 Hercules.
Nella quinta spedizione un accordo con l'Aeronautica Militare introduce l'uso dell'aereo C-130 Hercules. Viene installato un osservatorio astronomico (OASI) e vengono condotti studi di oceanografia biologica nel Mare di Ross e di geofisica nei Mari di Weddell e di Ross.
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20 ottobre 1988 - inizia la quarta spedizione, con nave d'appoggio la Barken, battente bandiera olandese.
20 ottobre 1988 - inizia la quarta spedizione, con nave d'appoggio la Barken, battente bandiera olandese. Al suo interno trovano posto ben 4 elicotteri e 125 partecipanti. Le attività scientifiche più attive sono nel settore delle Scienze della Terra. Vengono completate le infrastrutture e la struttura della base.
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Il grande balzo in avanti si è compiuto con la terza spedizione nazionale.
Il grande balzo in avanti si è compiuto con la terza spedizione nazionale. Si raddoppia il personale: 140 partecipanti. Mobilitate tre navi: la Polar Queen, la Finnpolaris e l'Explora dell'Osservatorio Geofisico di Trieste. Gli obiettivi scientifici vengono diretti sull'oceanografia, la glaciologia ed il clima. Anche la logistica ha un impulso con il nuovo capo progetto dell'ENEA, l'ing. Mario Zucchelli infaticabile animatore di gran parte delle attività a venire.
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22 ottobre 1986 - parte da Genova la nave Finnpolaris.
22 ottobre 1986 - parte da Genova la nave Finnpolaris. Molto più lunga della Polar Queen (160 m), battente bandiera finlandese. A bordo 70 per- sone tra ricercatori, logistici e montatori. Il 17 dicembre 1986, all'arrivo a Baia Terra Nova, vengono scaricati sulla banchisa 37 moduli-container azzurri con tetto rosso, per essere ben riconoscibili dall'alto: costitui- ranno i primi alloggi e laboratori.
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10 giugno - Viene istituito il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), che dovrà svolgere, sotto l'egida del Ministero per l'Università e la Ricerca Scientifica e Tecnologica (MURST), ricerche scientifiche e tecnologiche in Antartide
10 giugno - Viene istituito il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), che dovrà svolgere, sotto l'egida del Ministero per l'Università e la Ricerca Scientifica e Tecnologica (MURST), ricerche scientifiche e tecnologiche in Antartide. 23 dicembre - la nave Polar Queen raggiunge il punto prescelto per la prima base italiana in Antartide: Baia Terra Nova, propaggine estrema della Terra Vittoria. Protagonisti di questa impresa sono 42 tra ricercatori, equipaggio nave e piloti. Tra loro Carlo Stocchino, coordinatore scientifico del CNR, Celio Vallone nominato capo del Progetto Antartide dell'ENEA ed infine il generale Ezio Sterpone nominato responsabile della spedizione nazionale.