Concordia, grazie alla sua posizione in quota, al bassissimo contenuto di umidità ed all’elevata trasparenza dell’atmosfera, è considerato il luogo ideale per le osservazioni astronomiche e le ricerche sull’interazione atmosfera-criosfera.

Inoltre, la lontananza dall’influenza delle perturbazioni marine favorisce gli studi di sismologia. A ciò si aggiungono interessanti ricerche di fisica dell’atmosfera legate allo studio della ionosfera, del cambiamento climatico e del fenomeno del buco dell’ozono stratosferico.

Gli esperimenti sono ospitati in appositi shelter costruiti su palafitte per evitare che nel tempo la neve trasportata dal vento li seppellisca.

Concordia rappresenta anche la stazione di riferimento per la realizzazione di campi remoti sul plateau antartico, come quello importantissimo chiamato Little DC del progetto internazionale Beyond Epica Oldest Ice, realizzato ad alcune decine di km dalla stazione.

Il lungo isolamento invernale e le rigide condizioni climatiche fanno di Concordia un laboratorio unico per gli studi di simulazione di sopravvivenza  nello spazio, nonché studi di biologia e medicina volti a comprendere i meccanismi di adattamento dell’uomo alle condizioni ostili.