- Acronimo
- TALDEEP
- Codice
- PNRA18_00098
- Anno
- 2018
- Area di ricerca
- Earth science
- Tematica specifica di ricerca
- Processi geochimici endoglaciali ed effetti sulla conservazione dei segnali paleoclimatici
- Regione di interesse
- Mare di Ross - Antartide Orientale
- PI
- Giovanni Baccolo
- Istituzione PI
- Università Milano-Bicocca
- Sito web istituzionale
- https://www.unimib.it/
- Altre Istituzioni e soggetti coinvolti
- Università Roma Tre, Università Urbino, Università di Firenze, Università di Venezia
- Consistenza del team ricerca
- Compongono il team 5 unità operative. La prima afferisce a Milano-Bicocca ed è composta da Giovanni Baccolo (postdoc e PI), Barbara Delmonte (prof.), Marco Potenza (prof., in collaborazione dall'Università di Milano), Giannantonio Cibin (in collaborazione, beamline scientist presso il sincrotrone di Diamond) ed Elena di Stefano (dottoranda, ora assegnista). La seconda unità è costituita da Barbara Stenni (prof), Mauro Masiol (prof) dell'Università di Venezia e Ilaria Crotti (dottoranda), in collaborazione con Enrico Selmo dell'Università di Parma. La terza è formata da Luca Lanci e Laura Valentini (tecnico) dell'università di Urbino. Della quarta (Università di Firenze) fanno parte Mirko Severi (prof), Laura Caiazzo (borsista) e Alessandra Amore (borsista). L'ultima unità coinvolta è formata da Massimo Frezzotti (prof) dell'Università Roma Tre. unitàunitàunità
- Stato progetto
- In corso
- Stazioni principali usate
- Attività svolta in Italia
- Il progetto
Questo progetto ha come obiettivo la comprensione dei processi geochimici che avvengono nelle profondità del ghiaccio Antartico. Il ghiaccio profondo è un inestimabile archivio di informazioni sul clima e sull'ambiente delle ultime centinaia di migliaia di anni. I segnali chimici e fisici che esso conserva se opportunamente interpretati restituiscono informazioni legate a processi climatici/atmosferici, fondamentali per comprendere il funzionamento del clima del nostro pianeta.
Tuttavia le profondità della calotta Antartica non sono luoghi immobili e statici come si potrebbe pensare. Il ghiaccio profondo subisce delle trasformazioni fisiche e chimiche che possono parzialmente alterare la conservazione dei segnali climatici. Scopo di questo progetto è comprendere come la polvere minerale intrappolata nel ghiaccio antico (importante fonte di informazione paleoclimatica) viene alterata e valutare l'integrità dei record paleoclimatici.
A tal fine verranno combinate tecniche analitiche d'avanguardia e sviluppati metodi analitici ex-novo. In particolare si farà ricorso alla luce di sincrtrone per investigare le proprietà mineralogiche della polvere presente nel ghiaccio e le reazioni geochimiche coinvolte. Inoltre verrà utilizzata la microscopia elettronica, lo studio degli isotopi stabili e delle impurità ioniche presenti nel ghiaccio.
- Immagini
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- Motivazione, importanza della ricerca
- Obiettivi della proposta
- Attività svolta e risultati raggiunti
- Prodotti