Antarctic Porifers: Hot-spots of prokaryotic diversity and biotechnological potential.

Acronimo
P3
Codice
PNRA2016/AZ1.08
Area di ricerca
Life science
Tematica specifica di ricerca
Interazione tra procarioti e benthos filtratore
Regione di interesse
Antartide, Terra Vittoria, Terra Nova Bay, Thetys Bay
Sito web progetto
PI
Angelina Lo Giudice
Istituzione PI
Istituto di Scienze Polari, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISP)
Sito web istituzionale
https://www.isp.cnr.it/index.php/it/
Altre Istituzioni e soggetti coinvolti
Università di Messina, Università di Pisa, Istituto di Chimica Biomolecolare (CNR-ICB)
Consistenza del team ricerca
Il team di ricerca ha incluso più di 30 unità di personale di cui n. 7 Ricercatori, n.2. Professori universitari, n. 4 tecnici, n.2 borsisti (di cui uno su progetto), n.1 studente di dottorato, n.6 tesisti e n.10 tirocinanti. Gender balance: 75% Donne; 25% Uomini
Stato progetto
Completato
Stazioni principali usate
MZS
Il progetto

Il progetto ha avuto come obiettivo principale quello di mettere in relazione le caratteristiche ecologiche ed il potenziale biotecnologico di procarioti associati a Poriferi antartici, applicando un approccio integrato utile ad approfondire alcuni aspetti dell’associazione affrontati in precedenza dal gruppo di ricerca. Le indagini, condotte su Poriferi prelevati dai fondali di Baia Terra Nova, sono state mirate principalmente alla determinazione del livello di contaminazione chimica (metalli pesanti e inquinanti organici persistenti) nei tessuti spongini, alla descrizione della comunità microbica associata ed alla ricerca di potenzialità applicative delle spugne e dei batteri ad esse associati. Le specie target sono state soprattutto Dendrilla antarctica Topsent, 1905; Mycale (Oxymycale) acerata Kirkpatrick, 1907; Haliclona scotti (Kirkpatrick, 1907).

Immagini
  • Motivazione, importanza della ricerca

    Le comunità procariotiche simbionti colonizzano le superfici interne ed esterne della spugna formando biofilm con complesse strutture 3D, costituite da microbi e sostanze polimeriche extracellulari, di interesse applicativo. Inoltre, filtrando grossi volumi di acqua, i poriferi possono accumulare sostanze chimiche adsorbite alle particelle sospese. Pertanto, le comunità procariotiche associate possono rivelarsi particolarmente attive nei confronti dei contaminanti accumulatisi nei tessuti spongini.

    Obiettivi della proposta

    L’obiettivo principale del Progetto P3 è stato quello di ottenere nuovi biopolimeri, che avessero Potenzialità biotecnologiche, da Procarioti associati a Poriferi antartici e in grado di degradare inquinanti organici e/o tollerare metalli pesanti, attraverso l’integrazione di dati chimici e microbiologici. Il Progetto si sviluppava nelle seguenti Work Packages (WP).

    WP1) Analisi della distribuzione spaziale dei principali gruppi Procariotici sulle superfici dei Poriferi e stima della biodiversità e delle attività di comunità Procariotiche sia associate a Poriferi sia presenti nell’ambiente circostante (acqua e sedimento)

    WP2) Valutazione dei livelli di contaminazione chimica nei Poriferi e analisi dell’alterazione endocrina provocata dagli inquinanti sul DNA di spugna

    WP3) Isolamento e caratterizzazione di Procarioti in grado di degradare inquinanti organici e/o tollerare metalli pesanti, e stima della loro attività di biodegradazione a basse temperature

    WP4) e WP5) Studio della produzione di biofilm ad opera degli isolati e caratterizzazione di nuovi biopolimeri

    Attività svolta e risultati raggiunti

    Tra i principali risultati raggiunti:

    - messa a punto di una procedura estrattiva innovativa che prevede l’utilizzo di micelle di tensioattivi, per tre classi di inquinanti organici persistenti (idrocarburi policiclici aromatici, policlorobifenili e pesticidi organoclorurati) presenti in tracce o ultratracce in matrici ambientali acquose;

    - maggiori concentrazioni di inquinanti nei poriferi rispetto all’ambiente marino circostante;

    - gli omogenati ottenuti dai tessuti spongini hanno mostrato attività proteolitica, glicolitica e fosfatasica, lisozima e attività antibatterica;

    - muchi prodotti da alcuni esemplari di spugne contenevano oltre 70 composti già noti, raggruppati in aminoacidi e derivati, alcuni legati al metabolismo microbico; peptidi, che potrebbero semplicemente derivare dalla disgregazione delle proteine; basi/nucleosidi azotati, alcuni dei quali modificati; acidi organici; prodotti naturali;

    - la comunità batterica associata alle spugne, analizzata mediante metodi indipendenti dalla coltivazione, era dominata da Proteobatteri, principalmente affiliati ad Alfa- e Gammaproteobatteri;

    - l’analisi predittiva ha suggerito che la comunità batterica associata potrebbe essere coinvolta soprattutto nella biosintesi degli antibiotici, nel quorum-sensing e nella degradazione di composti aromatici;

    - i ceppi batterici isolati dalle spugne appartengono soprattutto ai Gammaproteobatteri, seguiti da Attinobatteri e Bacteroidetes, con i generi Pseudoalteromonas, Arthrobacter e Gillisia particolarmente rappresentati;

    - sostanze polimeriche extracellulari con potenzialità applicative in biotecnologia sono state ottenute per quattro ceppi (Winogradskyella spp. CAL384 e CAL396, Colwellia sp. 85 e Shewanella sp. CAL606);

    - alcuni ceppi appartenenti ai generi Colwellia, Pseudoalteromonas, Shewanella e Winogradskyella hanno mostrato la capacità di contrastare la formazione di biofilm da parte di microrganismi patogeni.

    Prodotti
    1. Caruso G., Papale M., Azzaro M., Laganà P., Lo Giudice A. (2022) Antarctic sponge homogenates as a source of extracellular enzymes, lysozyme and antibacterial substances: first results. Polar Biology 45, 895–907.

    2. Rizzo C., Zammuto V., Lo Giudice A., Rizzo M.G., Spanò A., Laganà P., Martinez M., Guglielmino S., Gugliandolo C. (2021) Antibiofilm activity of Antarctic sponge-associated bacteria against Pseudomonas aeruginosa and Staphylococcus aureus. Journal of Marine Science and Engineering 9:243. doi: 10.3390/jmse9030243.

    3. Lo Giudice A., Poli A., Finore I., Rizzo C. (2020) Peculiarities of extracellular polymeric substances produced by Antarctic bacteria and their possible applications. Applied Microbiology and Biotechnology 104:2923–2934. doi: 10.1007/s00253-020-10448-8.

    4. Papale M., Rizzo C., Fani R., Bertolino M., Costa G., Paytuví-Gallart A., Schiaparelli S., Michaud L., Azzaro M., Lo Giudice A. (2020) Exploring the diversity and metabolic profiles of bacterial communities associated with Antarctic sponges (Terra Nova Bay, Ross Sea). Frontiers in Ecology and Evolution 8:268.

    5. Savoca S., Lo Giudice A., Papale M., Mangano S., Caruso C., Spanò N., Michaud L., Rizzo C. (2019) Antarctic sponges from the Terra Nova Bay (Ross Sea) host a diversified bacterial community. Scientific Reports 9:16135.

    6. Macii F., Detti R., Bloise F. R., Giannarelli S., Biver T. (2021) Spectroscopic analysis of the binding of paraquat and diquat herbicides to biosubstrates. International Journal of Environmental Research and Public Health 18:2412. doi:10.3390/ijerph18052412.

    7. Macii F., Salvadori G., Bonini R., Giannarelli S., Mennucci B., Biver T. (2019) Binding of model polycyclic aromatic hydrocarbons and carbamate-pesticides to DNA, BSA, micelles and liposomes. Spectrochimica acta, Part A, Molecular and Biomolecular Spectroscopy 223:117313.

    8. Caruso C., Rizzo C., Mangano S., Poli A., Di Donato P., Finore I., Nicolaus B., Di Marco G., Michaud L., Lo Giudice A. (2018) Production and biotechnological potentialities of extracellular polymeric substances from sponge-associated Antarctic bacteria. Applied and Environmental Microbiology 84:e01624-17. doi: 10.1128/AEM.01624-17.

    9. Caruso C., Rizzo C., Mangano S., Poli A., Di Donato P., Nicolaus B., Di Marco G., Michaud L., Lo Giudice A. (2018) Extracellular polymeric substances with metal adsorption capacity produced by Pseudoalteromonas sp. MER144 from Antarctic seawater. Environmental Science and Pollution Research 25:4667-4677. doi: 10.1007/s11356-017-0851-z.

    10. Mangano S., Caruso C., Michaud L., Lo Giudice A. (2018)  First evidence of quorum sensing activity in bacteria associated with Antarctic sponges. Polar Biology 41:1435-1445. doi: 10.1007/s00300-018-2296-3.