Nel corso della sua lunga evoluzione geologica, l’Antartide ha fatto parte dei supercontinenti che si sono frammentati e ri-composti più volte durante la storia della Terra. Le tracce geologiche indicano infatti che l’Antartide Orientale si trovava al centro del supercontinente Rodinia, tra i 1200 e 700 milioni di anni fa. Questo supercontinente si è frammentato e separato; con il tempo i suoi “frammenti” si sono modificati fino a riunirsi circa 250 milioni di anni fa, in un unico grande continente, noto come Pangea. La Pangea ebbe vita breve, nel corso di qualche decina di milioni di anni infatti si suddivise a sua vota, in Laurasia (supercontinente del nord) e Gondwana (supercontinente del sud) di cui faceva parte il cratone antartico.
200 milioni di anni fa, l’Antartide Orientale era quindi al centro del mosaico continentale, poco sotto l’equatore e confinava con l’Australia, l’India, l’Africa e le altre terre australi.
Circa 180 milioni di anni fa anche il Godwana iniziò a frammentarsi, dalle fratture iniziano a risalire i magmi che costituirono i fondali oceanici (atlantico meridionale). Circa 160 milioni di anni fa, mentre si formavano l’oceano Atlantico e l’Indiano, l’Antartide Orientale si separò dall’Africa e dal Sud America, rimanendo però per alcune decine di milioni di anni vicino all’Australia.
Circa 80 milioni di anni fa l’Antartide iniziò la sua migrazione verso il polo, mentre l’Australia si dirigeva più a nord. In questa fase della deriva continentale il Mare di Well si espandeva ed il Mare di Ross si apriva per lo sprofondamento di un grosso blocco di costa continentale Antartica. Lungo i margini delle due mari cominciava a sollevarsi la Catena Transantartica.
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Intorno a 75 milioni di anni fa, la crosta antartica occidentale si spezzò in almeno 4 frammenti che si allontanarono dal Sud America ruotando, scontrandosi reciprocamente e deformandosi. Il movimento fu accompagnato da intrusioni di magmi ed eruzioni vulcaniche che hanno reso la struttura dell’Antartide Occidentale come quella delle Ande, un complesso orogene.
Intorno a 30 milioni di anni fa, una placca oceanica del Pacifico meridionale, migrando verso est, si incuneò progressivamente fra la penisola Antartica e la Terra del Fuoco. Si apri così un corridoio marino, il passaggio di Drake, che stabilì una comunicazione meridionale fra Oceano Atlantico e Pacifico determinando di contro l’isolamento geografico dell’Antartide e lo sviluppo della corrente fredda circumantartica a cui si deve l’instaurarsi della glaciazione che osserviamo attualmente.
Ancora oggi la placca di provenienza pacifica si incunea per 3000 km nell’Atlantico meridionale. Il suo fronte è marcato dall’arco insulare vulcanico costituito dal Mar di Scotia, le Isole Sandwich Australi e Orcadi Australi. Questo arco di isole, fiancheggiato da una fossa abissale, è quel che rimane del raccordo tra Ande e Antartide.
Dal punto di vista geologico quindi l’Antartide viene suddiviso in due provincie geologicamente separate dalla Catena Transantartica.
L’Antartide Orientale, antico cratone continentale, costituito da rocce cristalline metamorfiche e magmatiche di età che vanno dall’archeano (>2500milioni di anni fa) al paleozoico inferiore (c.500MA) sormontate da rocce più giovani di origine sedimentaria e vulcanica. Lungo il margine occidentale del cratone si sviluppa l’orogene di Ross, fascia di rocce metamorfiche, deformate abbondantemente intruse da corpi granitici, di eta’ cambro-ordoviciana (c.500MA).
L’Antartide Occidentale è invece il risultato dell’aggregazione di microcontinenti ed è composto da rocce metamorfiche e magmatiche di eta’ non precedente al cambriano. Si possono distinguere due fasce orogeniche sub parallele al margine pacifico: l’orogene di Ellsworth/Weddell di età tardo mesozoica (230-180MA) e l’orogene Andina di età mesozoica-cenozoica(<100Ma)