A seguito del Trattato Antartico si sono sottoscritte nel tempo tra i Paesi membri numerose convenzioni e protocolli a protezione del delicato continente antartico, e tutte fanno parte integrante del Sistema del Trattato Antartico.
Il protocollo sulla Protezione dell’Ambiente Antartico
Firmato a Madrid nel 1991 ed entrato in vigore nel 1998, Il Protocollo promuove il rispetto e la tutela dell’ambiente in Antartide. Attraverso l’adozione di misure concrete, il Protocollo accentua la responsabilità delle Parti Consultive nell’assicurare che ogni attività intrapresa sia conforme al Trattato Antartico e che venga svolta nell’interesse della comunità internazionale.
La Convenzione sulla Conservazione delle Foche
Firmata a Londra nel 1972 ed entrata in vigore nel 1978, la Convenzione istituisce uno specifico regime di protezione per tutte le specie di foche presenti nei mari a sud di 60° di latitudine sud In particolare, la Convenzione vieta la caccia per alcune specie di foche minacciate di estinzione, fissa i limiti di cattura e stabilisce tre riserve naturali all’interno delle quali le foche non possono essere né uccise né catturate.
La Convenzione per la Protezione delle Risorse Marine Viventi in Antartide
Firmata a Canberra nel 1980 ed entrata in vigore nel 1982, la Convenzione CCAMLR è un accordo di cooperazione aperto a tutti gli Stati interessati alle attività di pesca nei mari antartici. I suoi obiettivi principali sono: garantire lo sfruttamento sostenibile delle risorse marine antartiche; mantenere l’equilibrio ecologico tra le specie pescate minimizzando i rischi di sue alterazioni permanenti.
La Convenzione sullo Sfruttamento delle Risorse Minerarie
Nel 1988 era stata adottata anche una convenzione che regolava lo sfruttamento delle risorse minerarie (CRAMRA) che non è mai entrata in vigore a causa delle numerose proteste dei gruppi ambientalisti e degli Stati terzi rispetto al Sistema del Trattato Antartico.