Organizzazione

L’Italia è presente in Antartide dal 1985 con un Programma scientifico governativo: il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), approvato e finanziato dal MUR (Ministero dell'Università e della Ricerca).

Dal 2010, il decreto di riordino del PNRA affida alla CSNA (Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide) la scelta delle linee strategiche e la valutazione dei progetti, al CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) le azioni di programmazione e di coordinamento delle ricerche, all’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) i compiti di attuazione operativa delle Spedizioni antartiche e all'OGS la responsabilità della gestione tecnica e scientifica della nave rompighiaccio Laura Bassi. L'OGS è responsabile della gestione tecnica e scientifica della nave rompighiaccio Laura Bassi.

CNR, ENEA, Università ed altri Istituti di ricerca italiani garantiscono al PNRA il personale tecnico-scientifico che prende parte alle Spedizioni antartiche, mediamente intorno alle 200 unità annue.

Alla realizzazione del Programma contribuisce il Ministero della Difesa, attraverso la partecipazione di personale logistico delle Forze Armate italiane.

Un contributo significativo alla divulgazione dei risultati dell’attività scientifica svolta in Antartide è dato dal Museo Nazionale per l’Antartide (MNA), attraverso le tre sedi di Genova, Siena e Trieste. Tra i suoi compiti, la conservazione, lo studio e la valorizzazione dei reperti acquisiti nel corso delle spedizioni scientifiche e di ogni altra testimonianza relativa alla presenza italiana in Antartide.

Normativa Nazionale

Il governo italiano ha sottoscritto il Trattato Internazionale per l’Antartide il 18 marzo 1981. Il 10 giugno 1985 è stata approvata la legge n. 284, istitutiva del PNRA, che prevedeva inizialmente attività di ricerca per il periodo 1985- 1991 con l’obiettivo di assicurare la partecipazione dell’Italia al Trattato. Successivamente (alla fine del 1991) è stata approvata la legge n. 380 che estendeva nel tempo, sulla base di programmi quinquennali, le attività in Antartide. Negli anni il PNRA è stato sempre più indirizzato verso studi multidisciplinari aventi per oggetto fenomeni globali che avvengono all’interno dell’atmosfera, della biosfera e della geosfera. L’ ENEA ha provveduto dal 1985 fino al 2002 all’attuazione dei programmi. Nel 2002 il PNRA è stato affidato ad un Consorzio costituito da 4 Enti (ENEA, CNR, INGV, OGS) che ha provveduto all’attuazione fino al successivo riordino organizzativo del 2010. 

Il decreto MIUR-MISE del 30 Settembre 2010 è quello che definisce attualmente i soggetti incaricati dell'attuazione, delle strutture operative, dei compiti e degli organismi consultivi e di coordinamento, delle procedure del programma di ricerche in Antartide nonché delle modalità di attuazione e della disciplina dell'erogazione delle risorse finanziarie.

Il Decreto MUR del 08 Novembre 2022 ridetermina i soggetti incaricati dell'attuazione, delle strutture operative, i compiti e gli organismi consultivi e di coordinamento, le procedure del programma di ricerche in Antartide nonché le modalità di attuazione e della disciplina dell'erogazione delle risorse finanziarie. (GU n. 261 del 8-11-2022).

Le modalità operative per l’attuazione del PNRA ed il regolamento del personale sono stati normati con decreti interministeriali tra il 1985 ed il 1988.

E successivi aggiornamenti