- Acronimo
- TRACERS
- Codice
- PNRA16_00055
- Anno
- 2016
- Area di ricerca
- Earth science
- Tematica specifica di ricerca
- Studi tefrocronologici di sequenze di sedimenti marini campionate nel Mare di Ross
- Regione di interesse
- Mare di Ross
- PI
- Alessio Di Roberto
- Istituzione PI
- Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Pisa
- Sito web istituzionale
- http://www.pi.ingv.it/
- Altre Istituzioni e soggetti coinvolti
- Research Laboratory for Archaeology and the History of Art, University of Oxford; Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell'Università di Trieste; CNR-ISMAR Bologna;
- Consistenza del team ricerca
- 15 unità di personale di cui ricercatori di cui 11 ricercatori/primi ricercatori e 4 tecnologi. 1 assegnista di ricerca direttamente reclutato per il progetto. Il PI ha usufruito di un contratto a TD come giovane ricercatore finanziato sul progetto. Delle 16 unità di personale 7 unità sono donne
- Stato progetto
- Completato
- Stazioni principali usate
- Nave
- Il progetto
Le sequenze di sedimenti marini provenienti dalle regioni polari, oltre ad essere potenziali record paleoclimatici e paleoambientali, possono contenere intercalati i depositi emessi duranti grandi eruzioni vulcaniche esplosive detti tefra. Questi sono solitamente dispersi su aree molto grandi, fino a migliaia di chilometri quadrati, e costituiscono orizzonti marker. Se datati ed opportunamente caratterizzati dal punto di vista geochimico e i tefra sono utilissimi per la sincronizzazione di eventi stratigrafici, climatici e più in generale per la correlazione di archivi naturali, offrendo al contempo, una precisione difficilmente raggiungibile con altri metodi. Soprattutto in Antartide, dove i metodi consueti di datazione delle serie sedimentarie hanno dei limiti di applicazione (sia per la mancanza di materiale carbonatico e per i problemi riguardanti l’invecchiamento della sostanza organica), lo studio dei tefra (tefrocronologia) può contribuire sostanzialmente a migliorare il quadro cronologico dell’area aiutando le ricerche paleoclimatiche locali e/o globali. In questo contesto ed all’interno di una ricerca innovativa e di carattere multidisciplinare, il progetto propone di 1) recuperare sequenze di sedimenti tardo-quaternari dalla piattaforma continentale del Mare di Ross, attraverso campionamenti per la prima volta appositamente definiti per ricerche tefrocronologiche (es. sottovento i principali vulcani attivi ed in aree in cui la preservazione dei tefra sia ottimale); 2) identificare, datare e caratterizzare in dettaglio (caratteristiche sedimentologiche, tessitura, fasi minerali, composizione degli elementi maggiori e tracce) i potenziali marker regionali (tefra) identificati all’interno dei suddetti sedimenti attraverso tecniche analitiche e strumenti e all'avanguardia; 3) descrivere ed interpretare le litofacies ad essi intercalati. Per completare il dataset di studio potranno essere studiate anche carote relative al Mare di Ross raccolte in precedenti campagne e conservate presso archivi italiani o stranieri.
Gli studi tefrocronologici di sequenze di sedimenti marini appositamente scelti, possono garantire un forte avanzamento nell’attuale conoscenza dell’area Antartica ed un contributo cruciale per migliorarne la cronostratigrafia di riferimento. Inoltre, i risultati ottenuti nel progetto contribuiranno al avanzamento significativo nella conoscenza della storia eruttiva dei vulcani antartici (età, frequenza, intensità delle eruzioni, volumi emessi, etc.) e permetteranno di indagare sulle possibili relazioni di feedback tra attività vulcanica e criosfera (es. l’incremento regionale dell’attività vulcanica causato dallo scioglimento delle calotte glaciali o le variazioni della dinamiche glaciali dovuta all’attività vulcanica).
- Immagini
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- Motivazione, importanza della ricerca
- Obiettivi della proposta
L’obiettivo principale del progetto è studiare sequenze di sedimenti tardo-quaternarie deposte sulla piattaforma continentale del Mare di Ross lungo la Terra Vittoria settentrionale, identificando, datando e caratterizzando in dettaglio i depositi vulcanici primari, rendendoli facilmente riconoscibili qualora rinvenuti in archivi naturali, cioè elevandoli al ruolo di marker crono-stratigrafici. Questo è avvenuto attraverso una serie di obiettivi intermedi quali:
- Definizione del contesto sedimentologico-stratigrafico;
- Identificazione, caratterizzazione di dettaglio e datazione dei depositi vulcanici primari;
- Definizione del numero di eruzioni avvenute, loro stile, intensità, volume dei prodotti emessi, ecc.;
- Definizione di una curva di paleo-intensità del campo magnetico per le sequenze analizzate;
- Correlazione regionale dei tefra e sincronizzazione delle sequenze studiate con record stratigrafici definiti in altri ambienti naturali (es: sequenze vulcaniche prossimali, carote di ghiaccio, ghiaccio blu);
- Correlazione dei record tefrostratigrafici ottenuti con le variazioni di proxy indipendenti disponibili in letteratura (litologici, geochimici, isotopici, paleomagnetici e micropaleontologici, variazioni dei parametri orbitali di eccentricità, precessione ed obliquità, etc);
- Sintesi dei dati con la realizzazione di un database dei possibili marker tefrostratigrafici.
- Attività svolta e risultati raggiunti
- Prodotti